Malefica #Fantasy
“Nessuna paura che mi calpestino. Calpestata, l’erba diventa un sentiero.” Nell’immaginario comune Malefica è un personaggio iconico ma bidimensionale, senza sfumature: l’antagonista, il male, la malvagità, senza nessun appello. Ma davvero rappresenta soltanto questo colei che, per vendicare il mancato invito al battesimo della principessa Aurora, scaglia sulla neonata una maledizione terribile e irrevocabile, condannando la fanciulla, al compimento del suo sedicesimo anno d’età, a pungersi il dito al fuso di un arcolaio e a cadere in uno stato di morte apparente? Signora delle belve , dei serpenti e della vegetazione. I simboli di Malefica e le sue prerogative sono patrimonio prezioso della sua antenata più celebrata, Circe: come lei possiede il ràbdos, il bastone magico ricavato dal ramo di un albero sacro; ha poteri metamorfici, sa ammansire le fiere e i lupi, è dea e maga al contempo. Vive in una terra separata dal mondo degli umani, come Circe sull’isola Eea, dove le